Ha in mente il titolo, Ferite&feritoie e il font, qualcosa di simile al "Courier", un carattere stampato in modo un po' sgranato, come un testo battuto con una vecchia macchina da scrivere. Mi fa vedere, sul suo telefonino, una bozza di copertina in cui utilizza la foto dei tagli di Lucio Fontana. Pur sapendo che stilisticamente si tratta di una linea creativa abbastanza diversa dalla mia, decide di affidarmi la gestione grafica completa del suo album straordinario. Io lo ringrazio, perché amo la sua musica e perché, insieme a Claudio Lolli, fa parte della mia vita.
La copertina definitiva dell'album Ferite&feritoie, 2019
Lucio Fontana, Concetto spaziale. Attese, 1964
Una delle tante soluzioni sperimentate prima della scelta finale, 2019
I disegni digitali che accompagnano i testi, all'interno del booklet.
VIDEO
Video di presentazione dell'album di Paolo Capodacqua "ferite&feritoie" e del crowdfunding a sostegno della sua produzione e diffusione con l'etichetta STORIEDINOTE.FR.
Nel maggio del 2019, a Melpignano, si organizza un concerto in onore di Claudio Lolli, a cui partecipano numerosi artisti salentini. Come ospite d'eccezione c'è Paolo Capodacqua, mentre io sono invitato ad esporre i miei lavori ispirati all'opera lolliana. L'evento ha successo, nonostante la pioggia, che costringe lo svolgimento dello spettacolo nel porticato della piazza. La temperatura è ancora molto bassa per la stagione e soffia un fresco vento di tramontana. Durante la serata del concerto, tra la mostra e le prove acustiche, effettuiamo le riprese del video di presentazione dell'album "ferite&feritoie" per il crowdfunding a sostegno della sua produzione e diffusione.
Videoclip del brano GLI OCCHI NERI DI JULIA CORTEZ
Il 12 ottobre 2019 Paolo Capodacqua è di nuovo nel Salento. Presso il "Buena Vista Salent Club" di Galatina, presenta il recital "I tuoi occhi, il più bel paesaggio", interpretando le canzoni di Georges Brassens.
Approfittiamo dell'occasione per effettuare le riprese del video del singolo “Gli occhi neri di Julia Cortez”, tratto dall'album "Ferite e feritoie", di imminente pubblicazione.
"Ferite, feritoie e fermate intermedie" è uno spettacolo speciale che racconta un grande viaggio oltre 30 anni coinvolgendo, nelle tante « fermate intermedie » in giro per l’Italia e non solo, tanti amici musicisti, del mondo dell’arte e della cultura, della società civile.
Non manca, attraverso la rievocazione di canzoni, racconti e aneddoti, colui che è stato più vicino a Paolo Capodacqua in questo viaggio emozionante, ovvero l’indimenticabile Claudio Lolli.
Le canzoni dell’album ferite&feritoie, entusiasmante e apprezzatissimo, ritorno "in proprio" alla canzone d’autore da parte di Paolo Capodacqua all’inizio del 2020, sono il nucleo nevralgico e imprescindibile di questo spettacolo.
Come testimonia in modo inequivocabile, in questo video, un grande divulgatore di musica di qualità: Paolo Lucà del mitIco Folk Club di Torino.
Immagini dal vivo riprese al Teatro Comunale di Porto San Giorgio (FM), al MEI 2020 presso Teatro Masini a Faenza (RA) e alla Salle des fêtes de la Mairie du 13ème a Parigi.
Melpignano (Le), maggio 2019, a Melpignano, si organizza un concerto in onore di Claudio Lolli. L'ospite d'onore è Paolo Capodacqua. Io espongo i miei lavori ispirati all'opera lolliana e iniziamo le riprese del video di presentazione dell'album "ferite&feritoie.
Galatina (Le), ottobre 2019, "Buena Vista Salent Club", riprese per il Videoclip del brano "GLI OCCHI NERI DI JULIA CORTEZ", durante la presentazione del recital "I tuoi occhi, il più bel paesaggio", di A.Minafra, in cui Paolo interpreta le canzoni di Brassens.
COME PASSA IL TEMPO
Sono passati tantissimi anni dal mio primo incontro con Paolo. Era il 1997. Conservo (insieme a tutti quelli successivi) il suo primo autografo sulla copertina di Intermittenze del cuore, l'album di Claudio Lolli, pubblicato in quel periodo. Lui e Claudio erano a Bari in uno dei loro bellissimi concerti. Uno di quei famosi incontri in cui, tra un brano e l'altro, prendeva vita, sul palco, una serie innumerevole di gag strampalate. Negli anni novanta i nostri eroi, oltre ad esibirsi con le loro belle chitarre, a volte eseguivano dei brani (Incubo numero zero, Vite artificiali...) accompagnandosi con una base musicale registrata su audiocassetta. Paolo aveva l'ingrato compito di riavvolgere in diretta il nastro del riproduttore per trovare il punto giusto, mentre Claudio gli diceva _"...più avanti... più indietro"_ guidando la scena, tra lo stridore delle casse e le risate del pubblico.
Il 3 maggio 1997 Claudio Lolli era in concerto con Paolo Capodacqua a Bari. Gli organizzatori avevano pubblicizzato l'evento con un manifesto di vent'anni prima . Lui ironizzò sulle aspettative del pubblico che forse voleva ascoltare le canzoni del giovanotto del poster... e che invece, quella sera doveva accontentarsi di lui. Paolo, impeccabile come sempre, lo accompagnava con la sua "vecchia" chitarra.
(...) Dopo il concerto, che fu un successo, mi si avvicinò un ragazzo alto, esile, con una chioma d’artista. Mi disse che adorava le mie canzoni e che ci stava lavorando sopra. Come? Tirò fuori un libretto in cui comparivano dei disegni che rappresentavano me e il fido Paolo in varie situazioni, comunque tutte tra la tragedia ed il ridicolo, proprio come era stata quella serata. Me lo lasciò dopo essersi presentato: Enzo, Enzo De Giorgi.(...)
In questi pochi righi, estrapolati dalla postfazione del libretto "Il grande freddo disegnato da Enzo De Giorgi"(Musicalbox, 2017), Claudio Lolli ricorda alcuni dei nostri incontri, tra cui il primo, a Bari, risalente al 1997 ... come da foto..
"A Enzo, tra gli scogli ogni tanto degli occhi".
Claudio Lolli firmava così la mia copia di "Intermittenze del cuore".
Sotto: autografo di Paolo Capodacqua.
ASPETTANDO TOTÒ
Lolli era il capocomico di questo fantastico duo e Capodacqua la sua spalla. Una spalla larga e forte, sempre pronta ad affiancare e sostenere le note, la voce e l'ironia di uno dei più grandi poeti italiani di sempre.
Totò cantava e parlava... Peppino suonava e subiva, compiacente, le sue tante battute. Claudio invitava il pubblico a riconoscere dalle prime note il brano che Paolo stava suonando... e mentre ognuno gridava il proprio titolo, lui prometteva di premiare il vincitore con una preziosa statuetta: il famoso "Capodacqua d'oro". Se quel trofeo fosse esistito veramente, ne avrei una collezione intera. Così, per gioco, nelle presentazioni, Paolo era il musicista "laureato" in chitarra presso il famoso (quanto inesistente) Conservatorio di Sulmona... Sempre lui era il colpevole se non potevano essere esaudite le richieste dal vivo di "Michel" o "Godot"... perché Claudio giurava: _ "Mi dispiace, ma il mio chitarrista non le conosce e non le sa suonare". Le serate di "musica d'autore", condite di ironia, sentimento e politica erano sempre intrise di grande poesia.
Quelli che precedevano o seguivano il concerto erano momenti magici. Claudio e Paolo avevano una parola per tutti, ma anche la grande capacità di ascoltare le mille richieste degli appassionati. Non esistevano ancora i "social" e ogni sera dovevano sopportare le "torture" di decine e decine di ascoltatori logorroici, desiderosi di parlare con gli artisti.
Al nostro secondo incontro, dopo almeno un anno o due, Claudio ricordava perfettamente il mio nome e cognome. Paolo, invece, anche a distanza di anni e nonostante le nostre varie collaborazioni "grafiche" per i suoi lavori legati alla canzone per bambini, continuava a chiamarmi "Giorgio".
6 luglio 2002. Dopo l'ennesimo concerto nel Salento, era obbligatorio scattare la foto di rito con i protagonisti della serata. In quell'occasione Claudio ironizzava sulla mia altezza che, a suo dire, lo faceva apparire troppo basso. Per la posa piegai le ginocchia per mettermi in pari... ecco il risultato.
UN MONDO PARALLELO
le canzoni "per bambini"
Paolo Capodacqua è anche autore di musiche per il teatro e traduttore-interprete delle canzoni di Brassens. Dal 1992 scrive canzoni per bambini e, nella doppia veste di autore e chitarrista, tiene concerti in tutta Italia.
In varie occasioni ho illustrato dei suoi brani realizzando piccoli videoclip.